La spettacolare scenografia proposta da Limone del Garda (BS), la XXIª Bike Xtreme e due corridori, Igor Baretto e Sofia Pezzati, sono stati i protagonisti di una splendida mattinata di metà ottobre, trascorsa sul Lago di Garda e pedalata sulle montagne circostanti, nelle province di Brescia e Trento.
Vi abbiamo parlato della spettacolare scenografia, immaginatevi la partenza di una granfondo posizionata sul lungolago di uno delle più belle località turistiche del Lago di Garda, davanti agli occhi è come se aveste un bellissimo quadro dipinto da un' artista famoso come Vincent Van Gogh. Davanti si vede il Lago di Garda con le barche a vela e i windsurf, dietro la montagna con le sue pareti rocciose, che scendono a picco nelle acque del Lago e guardando in alto si vede uno splendido cielo azzurro.
Questo contesto, inserito in una giornata d' autunno riscaldata dai raggi del sole, ha caratterizzato l' edizione 2011 della Bike Xtreme, proposta ancora una volta dalla S.S. Limonese, e vinta dal valtellinese Igor Baretto (Scott) che nella discesa che portava a Limone del Garda è riuscito a staccare Ramon Bianchi, concludendo vittoriosamente in 1:47:09, completava il podio l' altro bresciano Juri Ragnoli, compagno di squadra del vincitore.
Dall' anno scorso la Bike Xtreme ha abbandonato il percorso che l' aveva caratterizzata per tanti anni, ossia la salita di 30 chilometri verso passo Tremalzo, passando dal Comune di Tremosine, e la successiva discesa verso Limone, passando per Passo Nota. L' anno scorso, sotto il diluvio, era iniziata una nuova avventura, infatti il tracciato era stato quasi completamente ridisegnato e del vecchio era rimasta solo la parte finale della discesa.
Quello di quest' anno ha ricalcato quello dell' edizione 2010 che venne vinta da Ramon Bianchi sotto il diluvio, invece questa mattina le condizioni meteo erano quelle che tutti sognerebbero, felpa nel primo mattino, che poi si deve togliere durante il corso della mattinata perchè si comincia a sentire il caldo. Come di consueto gli atleri, richiamati dalla voce dello speaker Paolo Malfer, si sono raggruppati sul lungolago alle 10:00 e da quì sono partiti imboccando la SS Gardesana che hanno percorso per una decina di chilometri fino alla galleria che sbocca a Riva del Garda, in Trentino. In questa fase hanno dato fuoco alle polveri il ligure Alberto Riva (Semperlux Axevo Haibike) e il marchigiano Marco Minucci (Cingolani) che hanno avuto il loro attimo fuggente di gloria.
Subito dopo la galleria si svoltava a sinistra e si imboccava la strada sterrata del Pomale che portava in Valle di Ledro e di conseguenza Molina e il lago di Ledro. La fuga dei due è stata ripresa quando è iniziato lo sterrato. Il gruppo che li ha subito ripresi era guidato da Ramon Bianchi (Full Dynamix) seguito da ruota da Alexey Medvedev (Elettroveneta Corratec), Ivan De Gasperi (Todesco), Hannes Pallhuber (Silmax Cannondale), Igor Baretto (Scott), Agostino Andreis (Olympia) e Andrea Giupponi (Semperlux Axevo Haibike). Tuttii gli altri seguivano a brevissima distanza, la vera corsa doveva ancora iniziare. Da quì si saliva verso il Lago di Ledro e il primo a tagliare il traguardo volante era Ramon Bianchi che però veniva subito riagganciato da un gruppetto comprendente Baretto, Mensi e Ragnoli della Scott, l' ex pro De Gaspari.
La corsa proseguiva in salita e a quel punto c'era un attacco del piemontese Zappa, gli rispondeva in un primo momento Mensi che però poi desisteva, proseguivano i chilometri ed erano Bianchi e Baretto i due bikers in grado di avvicinare il fuggitivo, che scollinava per primo. In cima a Passo Guil c'era un single track molto tecnico e quì i due elite, sorpassavano il piemontese, con Bianchi che imboccava per primo la discesa ma veniva subito sorpassato da Baretto che si lanciava a tutta in picchiata verso gli ultimi sei chilometri che portavano verso l' arrivo di Limone del Garda. Era una discesa molto impegnativa dove la lucidità e la freschezza atletica sono importanti, non si può scherzare altrimenti si rischia di farsi del male.
Il primo a sbucare sulla spiaggia era Igor Baretto (Scott) che chiudeva trionfalmente i 40 chilometri in 1:47:09, dopo 1' 35'' arrivava Ramon Bianchi (Full Dynamix) che tagliava il traguardo con una escoriazione ad una gamba a causa di uno scivolone proprio nella temuta discesa finale, completava il podio Juri Ragnoli, compagno di squadra del vincitore che arrivava dopo 1' 53'', alle sue spalle c' era un brillantissimo Ivan De Gasperi (Todesco). Seguivano il russo Alexey Medvedev (Elettroveneta Corratec), l' altro bresciano della Scott Daniele Mensi, il 31enne tedesco Benjamin Sonntag (nel 2010 vincitore de La Ruta de Los Conquistadores) che regolava allo sprint Hannes Pallhuber, quindi Marco Zappa che purtroppo in discesa perdeva molte posizioni. La top ten era completata dal brianzolo Simone Colombo (Trek Stihl Torrevilla).
Il vincitore, Igor Baretto, atleta che in questo finale di stagione, sta ritornando quello di qualche anno fa : " In questo periodo sto vivendo una condizione fisica formidabile, ma fino ad oggi i risultati importanti non erano ancora arrivati. Stamattina quando sono partito pensavo di poter fare bene, ma ad essere sincero la vittoria non me l'aspettavo, anche perché la concorrenza era tosta. Però... quando sto bene, sto bene! E la vittoria è arrivata. Il percorso è duro ma davvero spettacolare, è una gran bella gara e tecnicamente mi ha favorito, il successo poi va in buona parte anche alla squadra e ai miei compagni di team che mi hanno sostenuto.
La gara femminile è stata dominata dalla svizzera-ticinese Sofia Pezzati, che corre per i brianzoli del team Trek Stihl Torrevilla, squadra di patron Pirovano che ha piazzato al secondo posto, ma distanziata di oltre 6', l' intramontabile italo-olandese Sandra Klomp. "Oggi mi sono divertita tantissimo, era una gara che tecnicamente assomiglia molto a quello che mi piace fare anche in allenamento, con salite e discese ben dosate. - ha dichiarato la Pezzati che poi ha proseguito - Il single track è la parte migliore, molto tecnico e quasi tutto su sottobosco, sono riuscita a gestirlo bene anche se in alcuni tratti si passava su ghiaia, che di solito non è il mio forte". Il podio lo completava Claudia Paolazzi dell' Mtb Lodrone, atleta di Riva del Garda, quindi praticamente ha corso in casa.