Se avete una grande sensibilità estetica sulle biciclette non guardate la foto qui sotto!
Troppo tardi, ormai lo avete fatto e il vostro "panno-detector" è scattato tanto in alto da farvi strabuzzare gli occhi. Sì, quella che avete visto è una delle biciclette più sexy mai passate qui in redazione a PianetaMTB.it, la Scor 4060 Franciacorta Satén, con un mega-parafango posteriore, per la precisione è lo Zefal Deflector RS75.
I parafanghi in MTB sono spesso visti con diffidenza: molti ciclisti li considerano ingombranti, esteticamente sgradevoli e, in alcuni casi, poco funzionali. Ma vale davvero la pena ignorare questo accessorio? Per rispondere, abbiamo deciso di testare il parafango Zefal Deflector RS75 sulle nostre mtb.
Ammettiamo che anche noi ci abbiamo messo un po' a convincerci a montare un parafango sulla nostra MTB, eravamo esteticamente bloccati, ma una volta che lo abbiamo fatto ci è cambiato il mondo.
PERCHÉ I PARAFANGHI SONO COSÌ POCO DIFFUSI? SONO "PANNO"
Uno dei principali motivi per cui in Italia i parafanghi non godono di grande popolarità è estetico. Molti biker ritengono che i parafanghi, soprattutto i modelli più grandi, rovinino l'aspetto aggressivo della bici.
Alcuni ciclisti lamentano problemi pratici: i parafanghi possono accumulare fango, ostruirsi e, in certi casi, emettere fastidiosi rumori durante le ride. Tuttavia, queste problematiche spesso derivano da installazioni scorrette, dall'uso di modelli non adatti al tipo di bici oppure di modelli super economici comprati su Wish o Temu che fanno tutto tranne che un buon lavoro.
C'è chi teme che i parafanghi possano ridurre l'aerodinamica e aumentare il peso della bici, influendo negativamente sulle prestazioni, specialmente nelle salite più impegnative. Anche se questi effetti sono minimi in contesti MTB, l'idea continua a influenzare la percezione generale.
Inoltre, nelle comunità di MTB, c'è una certa resistenza culturale: l'idea di affrontare il fango e la pioggia senza protezioni è considerata una dimostrazione di "durezza", di eroismo, un po' lo stesso concetto che si cela dietro l'odio delle e-bike: il ciclismo deve essere sofferenza, sudore e fatica, il divertimento è solo accessorio, se non ci si frusta col cilicio non si è contenti.
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I VANTAGGI DEI PARAFANGHI
Nonostante le critiche, i parafanghi da bici offrono grandi vantaggi. Proteggono il ciclista da schizzi di fango e acqua, mantenendo, quelli anteriori, viso e occhi liberi da detriti, mentre quelli posteriori riducono l'accumulo di sporco su componenti come ammortizzatore e reggisella telescopici, contribuendo a preservare la durata nel tempo, ma anche riducono l'accumularsi di fango e acqua sul fondello, una delle cose che rende più scomode e fredde le uscite invernali.
Come chi segue da tempo PianetaMTB.it sa, chi scrive dice spesso di preferire pantaloni trail impermeabili anche per le uscite con le bici XC proprio perché odia quando le calzamaglie si impregnano d'acqua, con l'utilizzo di un parafango questa situazione è risolta e si può tornare a pedalare in lycra-style senza nessun problema.
In condizioni climatiche avverse i parafanghi possono fare davvero una grande differenza, garantendo una guida più confortevole e sicura. Devono essere però dei parafanghi studiati per un utilizzo in MTB o gravel, devono essere specifici altrimenti, soprattutto se si usano gomme larghe, la plastica tocca la gomma ed è un grande fastidio.
Per questo abbiamo voluto provare il parafango Zefal con la gomma più larga che avevamo in casa: le pirelli Scorpion Enduro S da 2.6" su una bicicletta da enduro
LA NOSTRA PROVA: ZEFAL DEFLECTOR RS75
Per mettere alla prova un parafango in condizioni reali, abbiamo installato il modello Zefal Deflector RS75 sulla Scor 4060.
Il parafango Zefal Deflector RS75 si distingue per il suo sistema di fissaggio innovativo, che evita l'uso di cavi o fascette in plastica poco estetiche e soprattutto poco pratiche. Grazie al sistema MD-Strap, il parafango si monta facilmente sui foderi alti del carro posteriore posteriore, tramite quattro fasce a velcro in combinazione con due parti in silicone a contatto con il telaio, garantendo una totale compatibilità sulla maggior parte dei telai.
Su quei carri con forme non perfettamente regolari, come quello della Scor 4060, serve andare a stringere un bel po' per far aderire le parti in silicone bene alle forme, ma una volta fatto questo il parafango è davvero fermo e stabile.
Le cinghie in silicone non solo proteggono la vernice del telaio, ma rendono l'installazione e la rimozione un processo rapido. Il parafango si monta in meno di 30" senza bisogno di attrezzi o fascette, cosa che fa sì che si possa decidere se usare o meno il parafango anche pochi minuti prima di iniziare la ride.
Una volta fissato, si può andare a regolare la sua altezza utilizzando una ghiera a snodo, che può essere aperta e chiusa tramite una brugola. Questo permette di trovare il miglior posizionamento, anche per evitare che con le full suspended si vada a toccare troppo spesso il parafango con la gomma.
COMPORTAMENTO SUI TRAIL
Durante il test, il parafango ha dimostrato un'ottima capacità di protezione. Nonostante le condizioni fangose e innevate siamo tornati a casa con i pantaloni completamente asciutti.
La posizione ravvicinata alla ruota ha contribuito a mantenere l'assetto della bici stabile, senza influire sulla manovrabilità, anche nei passaggi tecnici più impegnativi, senza dare fastidio acnhe a sella bassa.
La prima uscita avevamo tenuto lo Zefal Deflector RS75 troppo basso e lo sentivamo grattare spesso sulla ruota, ma una volta regolato correttamente non ha praticamente più fatto rumore, solo negli atterraggi da salti e gradoni particolarmente importanti, ma nessun rumore o fastidio nel riding normale e in pedalata, anche quando ci alzavamo suipedali rilanciando di potenza.
QUANTO PESA?
Lo Zefal Deflector RS75 ha un peso di 310 grammi, non una piuma, ma è un prodotto pensato per le uscite di allenamento e inoltre evita grossi accumuli di fango che portano poi la bicicletta a pesare ben di più.
Il fango non si attacca alla sua superficie inferiore che è liscia e trattata appositamente, ma se avete paura che un fango particolarmente ostico si possa attaccare allora una spruzzata leggera di olio al silicone allontana il pericolo.
QUANTO COSTA?
Lo Zefal Deflector RS75, come gran parte dei prodotti Zefal, ha un prezzo molto competitivo: 29,95 €. A cui noi personalmente aggiungeremmo anche i 16,95 euro del parafango anteriore Deflector FM30 per avere un set completo e spendere meno di 50 euro.
A CHI LI CONSIGLIAMO?
Sicuramente a chi vuole far drizzare i capelli ai suoi compagni di uscita quando arriva al punto di partenza, ma vi assicuriamo che per chi pedala spesso in inverno e in zone molto piovose un parafango è una vera manna dal cielo.
Nonostante la loro reputazione, i parafanghi come lo Zefal Deflector RS75 offrono una protezione efficace senza compromettere l'esperienza di guida.
La loro impopolarità sembra più legata a fattori culturali e stilistici che a reali limiti tecnici. Se amate pedalare anche nei mesi invernali, un parafango può trasformare un'uscita fangosa in un'avventura più divertente e sicura. Un accessorio "stagionale", da installare in autunno e inverno per poi rimuoverlo nelle giornate asciutte, oppure a seconda del meteo se facile e veloce da mettere e togliere come lo Zefal, oppure da mettere quando si pedala da soli e togliere quando si esce in compagnia e non si vuole essere presi in giro per tutta l'uscita, tranne quando poi arrivate al bar e voi sarete gli unici a non restare in piedi.
Dunque, vale la pena rivalutare i parafanghi? La nostra risposta è sì, almeno per chi non vuole rinunciare a pedalare in ogni condizione meteo e non ha paura di farsi chiamare "PANNO".
INFO LINE
Qui trovi il sito ufficiale di Zéfal www.zefal.com/it, in cui si può trovare anche il rivenditore più vicino attraverso la funzione Find Locator (Trova negozio).