Le quote del mondiale: vediamo i favoriti

Chi potrebbe vincere il Mondiale??? Abbiamo fatto in modo del tutto disinteressato i nostri pronostici ....

Le settimane che precedono gli avvenimenti sportivi più importanti della stagione sono la settimane delle chiacchere, i pronostici tengono alta l'attenzione sull'evento sul quale si scatenano gli scommettitori, ottimisti e pessimisti hanno il loro da fare a tentare di convincersi a vicenda mentre i più scaramantici non vogliono sentir campane e tengono attributi e ferro sempre a portata di mano.  Fortunatamente la mountain bike ha approcci meno carichi di drammi ai propri eventi e le scommesse sportive sembrano mantenere scarso interesse ad inserire nel loro carnet anche gli eventi più importanti della stagione, su cui però gli appassionati fanno i loro pronostici.

Per il Campionato del Mondo che si disputerà la prossima settimana a Champery, abbiamo fatto in modo del tutto disinteressato i nostri pronostici, basandoci sui valori di quelli che sono i favoriti ai titoli e le possibili sorprese, usando le quotazioni per un'ideale esposizione delle possibilità di ciascun rider in un'articolo che stimolerà ulteriore interesse per questo mondiale, allora andiamo a vedere le quote.

JAROSLAV KULHAVY
Autore di una stagione straordinaria, il rider ceco della Specialized è il candidato numero uno al titolo mondiale.  Con la Coppa del Mondo, il titolo europeo cross country e la medaglia d'argento al mondiale marathon già in bacheca, a Kulhavy manca solo l'oro mondiale per marcare a fuoco una stagione in cui ha vinto gare e battuto nel confronto diretto avversari come Julien Absalon e Nino Schurter.  Kulhavy sabato a Champery in casa degli avversari svizzeri sa già che verrà attaccato dalla squadra dei rosso crociati, ma è pronto a tutto, ad ogni tattica, per una gara che ha mostrato in diverse occasioni di saper interpretare con grande lucidità.  Sarà una gara difficile, una grande sfida per il 26enne di Ústí nad Orlicí, vincere la maglia arcobaleno e diventare il padrone del mondo.   
In preparazione del big match, Kulhavy che nel 2003 ha vinto il suo primo titolo mondiale da Junior, sabato si è assicurato la tradizionale gara sulle Manitou Železné, le montagne di ferro di Churidimi e sul podio ha già annunciato che la sua tattica di gara a Champery sarà differente rispetto alla Val di Sole.  Subito in fuga a cercare la vittoria.

NINO SCHURTER
Il Campione del Mondo 2009 vuole tornare sul trono iridato e lo vuole fare proprio in Svizzera, sarebbe un colpaccio straordinario che porterebbe la mountain bike in prima pagina sui quotidiani nazionali.  La stagione di Schurter è partita benissimo con la vittoria in Sud Africa in Coppa del Mondo, ma poi il 25enne del Team Scott-Swisspower MTB Racing ha avuto una serie di problemi che lo hanno costretto a concedersi un lungo periodo lontano dalle gare, è dal 26 giugno che Schurter non sale più sul gradino più alto del podio, poteva farlo iei a Muttenz, ma ha preferito affinare la sua preparazione al picco stagionale.  Il suo focus rimane la gara di Champery e il quinto titolo mondiale.

JULIEN ABSALON
Arriva al suo 14° Campionato del Mondo per cercare di vincere l'ottavo titolo e mettere le sue ruote davanti a quelle dei suoi più giovani avversari.  Ha vinto quest'anno sette gare, ma a Champery per il due volte campione olimpico ci vorrebbe una giornata come quella di Offenburg, la sua vittoria nel test preolimpico di Hadleigh Farm lo candida per le prossime olimpiadi di Londra 2012, ma nell'immediato sono i Campionati del Mondo l'obiettivo più vicino per il campionissimo francese che quest'anno ha visto aggiungersi al suo principale avversario, Nino Schurter, anche Jaroslav Kulhavy.  In Francia i pronostici degli appassionati lo indicano come favorito al titolo mondiale, un sano campanilismo che potrebbe riservare qualche sorpresa, è quello che Julien ha in mente.

 

JOSE' ANTONIO HERMIDA
Il campione uscente ha vinto la sua unica gara del 2011 in luglio, quella che assegnava il titolo nazionale spagnolo.  La sua stagione è sembrata iniziare sugli allori del titolo mondiale 2010, poi tra alti e bassi Hermida ha terminato al quarto posto la World Cup, senza dare segnali di inquietudine e con la stessa tranquillità si appresta a correre il suo 17° mondiale.  Josè Antonio Hermida ha un'idea in testa, correre per un giorno senza la maglia iridata che ha indossato per una stagione, per poi rimettersela di nuovo sul gradino pià alto del podio di Champery.  Darà battaglia, e gli avversari dovranno fare i conti con il suo orgoglio di campione.     

Possibili sorprese
Le gare secche in una giornata possono vedere saltare tutti i pronostici, ma oltre ai quattro favoriti pare difficile pensare a sorprese eclatanti.  Per gli outsider l'ambizione di una medaglia è un grande traguardo, ovviamente tutti corrono per vincere e per tutti è legittimo ambire al massimo risultato: Florian Vogel sembra il più quotato a vestire il ruolo di sorpresa, anche se al 29enne svizzero manca, come ai tanti outsider la capacità di tenere il passo dei più forti fino alla fine, quando si avvicina il momento decisivo per l'esito della gara.   Questa valutazione allarga la fila dei possibili outsider che vede Burry Stander, il nostro Marco Aurelio Fontana, Manuel Fumic, Maxime Marotte e i fratelli Fluckiger avere le possibilità di inserirsi tra i migliori, da italiani, ce lo auguriamo sopratutto per Fontana se riuscirà ad arrivare a Champery con la giusta condizione fisica.


CATHARINE PENDREL 
Anche il nostro pronostico iridato per le donne è fatto di quattro nomi e, in mancanza di Julie Bresset che correrà per il titolo mondiale Under 23, la più quotata diventa la canadese Catharine Pendrel, l'unica vera avversaria della rivelazione francese.  Per la 30enen di Kamloops questa stagione è stata la migliore della sua carriera con tre vittorie in World Cup, due secondi posti, la vittoria nel test event olimpico e il terzo titolo nazionale di cross country.  La rider del Luna Pro Team, pur concludendo alle spalle della Bresset la Coppa del Mondo, ha avuto una stagione consistente ed è riuscita per la prima volta in Val di Sole a vincere dominando la corsa dall'inizio alla fine, è quello che Catharine ha intenzione di fare a Champery, gara a cui arriva con una condizione mentale e fisica che lascia poco spazio a fantasie.

MAJA
  WLOSZCZOWSKA
Maja Wloszczowska, ha iniziato la stagione con addosso con la maglia di campionessa del mondo, mettendosi però in evidenza in poche occasioni, un classico per la campionessa polacca che però si fà trovare sempre pronta per gli appuntamenti che contano.  Non ha mai brillato quest'anno in Coppa del Mondo, fino all'ultima gara in Val di Sole, dove ha conquistato il secondo posto confermando la sua crescita di forma già espressa in occasione del Campionato Europeo in Slovacchia dove si è messa al collo la medaglia d'argento.  La sua stagione 2011 sembra la fotocopia di quella precedente in cui è rimasta tra le quinte per i primi mesi ed arrivata al suo primo titolo mondiale azzeccando il top di forma proprio in occasione della giornata di Mont Sainte-Anne, situazione che la polacca è convinta di ripetere anche a Champery, ed è proprio quello che temono le sue avversarie.     
  
GUNN-RITA DAHLE
La campionessa norvegese dopo alcune stagioni di quasi oscuramento è tornata tra le grandi vincendo in Slovacchia il suo quinto titolo europeo dopo una lunga parentesi di cinque anni e a Champery potrebbe interrompere anche la lunga assenza che dura da quattro stagioni per il mondiale.  La nascita del figlio pareva aver interrotto la sua carriera strepitosa e Gunn-Rita nelle ultime due stagioni sembrava destinata al sentiero del declino, c'è voluto del tempo e tutta la determinazione di una delle migliori bikers della storia, se non la migliore in assoluto, per ritovare il suo posto nel gotha mondiale.  Il modo con cui ha corso e vinto la gara europea e le ultime gare di Coppa del Mondo è da top rider, da atleta che può ambire al quinto titolo iridato e portare nuovamente con se sul podio come a Dohnany il suo piccolo Bjonar.

 

IRINA KALENTIEVA
Tra le quattro, la russa è quella con più incognite, non ha offerto sinora gare esaltanti pur stando spesso nelle prime posizioni.  A Irina però gli anni dispari portano bene, nel 2007 vinse il suo primo titolo iridato a Fort William e nel 2009 il secondo in Australia, siamo nel 2011 e la cabala per la russa potrebbe ripetersi, anche se le tre vittorie che ha ottenuto quest'anno non sono state così convincenti.  Mai dire mai, Irina è una che non molla e se dovesse azzeccare la giornata giusta sarebbe un'avversaria tosta, sa già cosa significa vincere un titolo mondiale e sa che dovrà combattere con avversarie fortissime ed è un'anno dispari .... 

 

Possibili sorprese
La roulette sul percorso tecnico di Champery può far uscire numeri strani, sorprendenti, ci sono atlete che potrebbero diventare vere sorprese, come la campionessa mondiale marathon Annika Langvad, la slovena Tanja Zakelj che dopo lo stupefacente bronzo europeo potrebbe ripetersi anche in Svizzera, la britannica Annie Last, la mai doma Sabine Spitz, la sorprendente Lea Davison e, ovviamente la nostra Eva Lechner che sul percorso di Champery, che a lei piace particolarmente, potrebbe riservarci davvero una bella sorpresa.

Non ci aspettiamo invece particolari sorprese da Gerhard Kerschbaumer, dopo aver conquistato il titolo italiano, europeo e la World Cup, il più forte Under 23 al mondo sarà ancora l'uomo da battere, chi potrà fermare il 20enne altoatesino che nel 2009 aveva vinto in Australia da Junior il suo primo titolo mondiale?   Realisticamente Kerschbaumer in Svizzera sà di dover correre la gara più difficile della stagione, in casa del suo rivale più pericoloso, Thomas Litscher, i due si erano già dati battaglia ai recenti Europei e il duello si potrebbe rinnovare anche nella gara iridata per cui anche il polacco Marek Konwa, il francese Fabien Canal e il tedesco Markus Schultze-Lenzum hanno qualche asso nella manica.  Rimane fuori dalla partita l'austriaco Alexander Gehbauer, vera spina nel fianco per Kerschbaumer ad inizio stagione e ora in convalescenza dopo l'operazione necessaria per rimediare gli effetti della caduta rimediata nel test event olimpico in cui ha riportato la rottura di un tendine della mano.

Gerhard Kerschbaumer, Eva Lechner, Marco Aurelio Fontana e Lorenzo Samparisi, difenderanno domani i colori azzurri nella Team Relay, lo stesso quartetto che ha vinto la medaglia di bronzo agli europei ha le carte in regola per dare all'Italia il secondo oro nella staffetta, il primo venne conquistato in Australia da Kerschbaumer, Fontana, Eva Lechner e Christian Cominelli.

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