Di Focus Jam e Jam2 ne sono passate davvero tante in redazione e l’ultima evoluzione non poteva sfuggirci dalle mani, la SL è l’aggiornamento della Focus Jam2 che porta il modello elettrico da all mountain in un’altra dimensione, quella delle ebike light.
Sì, perché l’evoluzione della Focus Jam2 è passata per un telaio full carbon e l’adozione di una power unit dalle caratteristiche totalmente diverse rispetto agli altri modelli in gamma. Infatti il motore Fazua Ride 60 e la batteria da 430 Wh hanno dato veramente un’altra faccia alla Jam2 SL, cambiando in tutto.
Leggi anche - NUOVA FOCUS JAM2 SL, LA PRIMA EBIKE LEGGERA DEI TEDESCHI È CREATA PER FARTI “SBALLARE”
COSA CAMBIA RISPETTO ALLA JAM2
La presenza di una motorizzazione Fazua la fa sembrare una ebike totalmente diversa, in effetti il livello di integrazione aumenta grazie alla power unit più compatta, quindi tutto l’ingombro del motore sparisce quasi.
L’ingombro della batteria è stato drasticamente ridotto, ma dai 720 Wh si passa ai 430Wh di questa versione. Quindi l’output del motore è diverso e così i pesi, anche perché il materiale è un altro elemento su cui Focus ha improntato l’evoluzione SL, vale a dire utilizzando il MAX carbon per triangolo anteriore e posteriore.
FOCUS JAM2 SL 9.9 IN TEST
Quella che abbiamo avuto in test in queste ultime settimane è uno degli allestimenti più pregiati di Focus Jam2 SL, la 9.9, che rappresenta quella appena sotto al top della gamma. Abbiamo scelto una taglia M del telaio per un’altezza del tester di 173 cm.
MONTAGGIO JAM2 SL 9.9
Telaio: MAX Carbon, 150 mm F.O.L.D.
Forcella: FOX 36 Float Performance Elite 29, 160 mm, Grip 2, 110 x 15 mm, 44 mm rake
Ammortizzatore: FOX Float X Performance, 210/55 mm, hardware: 25,0 x 8.0, no Bushing
Motore: Fazua Ride 60, 60 Nm, 450 W max.
Batteria: 430 Wh
Display: Fazua LED Hub + Ring Control
Cambio: Shimano Deore XT M8100, 12-speed
Cassetta: Shimano Deore XT M8100, 10-51
Pedivelle: Rotor eKAPIC RF Link 29
Freni: Shimano XT M8120, 4 piston
Manubrio: RaceFace Atlas 35, aluminium, 820 mm, rise: 35 mm, backsweep: 8°
Attacco manubrio: FOCUS C.I.S. 2.0 MTB integrated, 35 mm, aluminium
Sella: fi'zi:k Taiga
Reggisella: Post Moderne dropper post PM-MT171, 31.6 mm
Ruote: DT Swiss HX1700 LS, 30-622, 110x15 mm / 12x148 mm
Copertoni: Schwalbe Magic Mary, 2.4 Super Ground Soft, 62-622 / Schwalbe Nobby Nic 2.4 SuperTrail SpeedGrip
Peso: 19.15 kg
Taglia: M
Prezzo: 8.999 euro
PRIME IMPRESSIONI
La Focus Jam2 SL 9.9 ha un look brutale, la colorazione total black le dà un tono veramente aggressivo, con una finitura opaca che si alterna alla lucida del retrotreno. Viste le altre versioni, ci siamo trovati di fronte a un modello nettamente più sfinato, con una lavorazione dei tubi molto più curata, anche grazie all’impiego del carbonio. Il tubo orizzontale e quello obliquo hanno volumi molto contenuti e nel punto in cui si intrecciano insieme al tubo di sterzo si forma un punto di rinforzo visibile a occhio nudo anche dalla posizione di guida.
L'ingresso dei cavi nel telaio avviene con il C.I.S. un attacco manubrio che consente l’inserimento di tutti i cavi per farli passare dentro al telaio senza creare punti di passaggio laterali lasciando quindi la linea molto pulita, l’unica apertura mantenuta da Focus è quella inferiore al tubo obliquo, uno sportello per accedere alla batteria che può essere estratta in qualsiasi momento.
Anche il livello di protezione del telaio è interessante perché nell'intercapedine tra i due triangoli è posizionata una protezione in gomma per non far penetrare il fango e sporco, mentre sempre sulla parte posteriore lungo il tubo sella è presente una pellicola protettiva aggiuntiva.
SETUP
Partendo da zero abbiamo effettuato il primo setup con la Jam2 SL gonfiando la forcella a 75 Psi e 170 psi circa l'ammortizzatore, che si sono in realtà rivelati precisi per l’utilizzo della FOX 36 da 160 mm e del mono Float X di FOX da 150 mm al posteriore.
Per il motore Fazua Ride 60 abbiamo fissato i valori dei vari livelli in modo da avere un contributo sostanzioso quando necessario, quindi utilizzando la app Fazua sui tre livelli abbiamo impostato: Breeze a 120 Watt di picco, River a 280 Watt e Rocket a 350 Watt, in modo da avere una scala progressiva ben equilibrata per diversi momenti che fosse indispensabile.
Focus inoltre ha messo un flip chip che consente di modificare la lunghezza dei foderi bassi di + o - 7 mm, tra 440 mm e 447 mm e l’abbiamo lasciata invariata tenendo i 440 mm per meglio gestire la ruota da 29”.
SENSAZIONI IN SALITA
Non vorremo spoilerare al massimo le sensazioni di salita della Jam2 SL, ma in alcune situazioni abbiamo davvero spolmonato. Anzitutto la posizione in sella della Jam2 SL è comoda, eretta ma non troppo e la presenza del reach da 460 mm sulla taglia M si nota, in alcune situazioni ci siamo un po’ schiacciati sull’anteriore alla ricerca di grip ma indubbiamente è anche stato per la potenza del motore che arriva fino a un certo punto.
Le sensazioni sono state ottime in salita a livello di pedalata si riesce a rimanere in una posizione efficace e il fatto che il mono é in posizione orizzontale dà anche la possibilità di girare la levetta in posizione Firm del Fox molto facilmente.
Il motore Fazua è uno dei più silenziosi in assoluto e anche in questa esperienza ha fatto il suo dovere senza parlare troppo, in Breeze, la prima impostazione lo sforzo è abbastanza elevato, l’abbiamo usato su salite costanti al 3-4% e si fa sentire sulle gambe, ma lo abbiamo fatto per buone ragioni (dopo capirete).
Con River e Rocket la guida si fa un po’ più attiva e riesce ad avere un gran bel apporto sui tratti tecnici ma non estremamente tecnici perché il picco rimane sempre di 350 Watt, a meno che non si voglia usare la funzione Boost che eroga per 12 secondi 450 Watt, ma nella nostra esperienza su tratti tecnici non ha aiutato.
A motore spento il drag è quasi impercettibile e si pedala in maniera davvero buona soprattutto se si riesce a tenere una frequenza di pedalata alta. Il bello della SL è che il sistema F.O.L.D. in salita dà il suo contributo con un gran bel sostegno. Siamo stati molto contenti di aver lasciato la posizione in short chainstay perché il posteriore ci ha dato possibilità di gestire un passo contenuto e riuscire a sfruttare anche i colpi di reni.
SENSAZIONI IN DISCESA
La Jam2 SL è una emtb divertentissima in discesa, malleabile negli anticipi e che riesce ad andare parecchio forte e il fatto che ci sia una FOX 36 consente davvero tanto e per noi è davvero stabile. L’anteriore è preciso e affilato per le curve consecutive e i trail più compatti e veloci, il posteriore è rigido e reattivo in ogni uscita di curva con un affondamento progressivo al punto giusto come il F.O.L.D. permette.
È una bici da far scorrere, da sguinzagliare, quando ci si vuole far trascinare dai trail fino a valle ottenendo un flow supremo e anche con l’impostazione short dei foderi si riesce a galleggiare in maniera concreta. I freni scelti con un impianto Shimano XT a quattro pistoni e dischi da 203 fanno una gran differenza negli ingressi di curva anche quelli più sporchi e trascinati, la pinzata può essere netta ma anche molto modulabile e in questo allestimento per la discesa offrono un’affidabilità generosa.
Il peso della Jam2 SL si percepisce veramente poco nelle sezioni flow, si può gestire in maniera perfetta nei cambi direzionali andando a cercare in ogni momento il massimo del grip dai copertoni che su questo montaggio per la discesa hanno davvero fatto la differenza: Magic Mary di Schwalbe all’anteriore in mescola Soft e Nobby al posteriore in mescola Speedgrip, non c’è mai stato un centimetro in cui abbiamo avuto paura di perdere trazione e in questo anche il peso è stato di grande aiuto.
La Jam2 SL ha un gran carattere e si gestisce facilmente tra gli alberi e le rocce con una prevedibilità molto elevata, l’anteriore è molto alto di serie e questo fa in modo di avere una sensazione di guida molto enduro, personalmente girerei un pelo più basso per gestire meglio l’anteriore.
Le sospensioni sul battuto fanno uscire veramente in un battito di ciglia da situazioni sgradevoli e sul tecnico il segreto è tenere tutto aperto (il gas intendiamo), perché questa ebike lavora bene se tirata. Le sospensioni sono molto progressive e questo ne fa una ebike che galleggia molto bene, ma bisogna reggersi forte all’anteriore. La 36 è uno strumento che cambia il gioco sulle sterzate ad alte velocità e nel tecnico movimentato che porta davvero questa ebike light a un passo dalle sensazioni enduro.
QUANTO CONSUMA LA BATTERIA?
Abbiamo tenuto la Jam2 SL con un profilo di erogazione molto vicino allo stock e vale a dire con valori che sulle salite tecniche si fanno sentire, quindi non abbiamo troppo badato a non consumare, ma con la batteria da 430 Wh siamo riusciti a superare i 2.000 metri di dislivello, gestendo al massimo i livelli e con un allenamento di base piuttosto buono.
In quelle circostanze per esempio siamo riusciti, effettuando i primi 50 km di 80 in Breeze, a utilizzare anche dosi consistenti di River sulle salite tecniche e Rocket sul finale in cui abbiamo cercato di farci trasportare al massimo (non è una sensazione Turbo o Boost ma in quel caso lo abbiamo usato cercando quel risultato), e “surprise” non abbiamo neanche finito tutta la carica. In media però questo motore con i parametri che abbiamo utilizzato ha un consumo di circa 20% ogni 470-500 metri di dislivello in modalità Breeze e River.
Aspetto che a noi è piaciuto tantissimo di questa bici è che la batteria si può estrarre, anche in maniera molto facile, per ricaricarla ovunque si voglia. Non abbiamo in realtà usato questo espediente per usare la bici senza batteria, perché la Jam² SL non nasce con questo intento.
QUANTO PESA LA FOCUS JAM2 SL?
La Focus Jam2 SL 9.9, in taglia M, ha un peso di 19,15 kg. Non è la più leggera della sua categoria, ma con i suoi 160 mm di escursione anteriore un valore di tutto rispetto.
QUANTO COSTA LA FOCUS JAM2 SL?
La emtb light Focus Jam2 SL ha un prezzo di listino di 8.999 euro.
A CHI LA CONSIGLIAMO
Chi sceglie la Focus Jam² SL secondo noi è colui che cerca una prima ebike con cui trovare subito confidenza arrivando dal mondo delle mtb tradizionali, è una perfetta all rounder, infatti, con ottime doti in salita e che fa divertire in discesa. Il peso si gestisce bene, e per noi si tratta di una ebike per chi ha gamba e chi è disposto a gestire al meglio la batteria per portare a casa giri epici anche oltre i 2.000 metri di dislivello.
Smanettando con la app si possono avere anche diversi output ma di base il Fazua è un motore ideologicamente vicino a chi vuole guadagnarsi la paga. Se la vostra ricerca è orientata su qualcosa di facile da guidare anche su trail belli spinti ed efficiente, questa può essere la scelta giusta.
COSA CAMBIEREMMO
Il cockpit è massiccio e largo, gli avremmo voluto dare una spuntatina soprattutto ai lati e le manopole sono parecchio “cicciotte”. Di solito non disdegniamo mai la scelta del Nobby Nic di Schwalbe ma in questo montaggio allestito al posteriore non ci ha dato le stesse sensazioni che si hanno all’anteriore, con una perdita di grip notevole.
Purtroppo se il motore Fazua lavora molto bene, i componenti sembrano ancora un po’ troppo cheap, il comando Fazua di cambio delle modalità è in plastica e il cavo di collegamento è molto sottile e in posizioni a rischio.
Abbiamo apprezzato tantissimo l’idea di avere la batteria estraibile dal telaio, ma bisogna fare i conti con lo sportello del tubo obliquo che provoca un po’ più rumore in caso di impatti con sassi o bastoni.