OLIMPIADI PARIGI 2024: PREVOT ASFALTA LE AVVERSARIE, FRANCIA IN DELIRIO

Sul percorso artificiale disegnato sulla collina d'Elancourt 36 donne si sono sfidate per la conquista di 3 medaglie. PFP rispetta i pronostici e domina la corsa dall'inizio alla fine. Brutta caduta della Lecomte, una foratura toglie la medaglia alla Pieterse. Argento per gli Stati Uniti e bronzo per la Svezia. 11ª Teocchi, 14ª Berta

Nel ciclismo ai Giochi olimpici di Parigi 2024 oggi, domenica 28 luglio, c’era la prima delle due giornate tanto attese da noi amanti della mountain bike, la gara femminile che assegnava le prime tre medaglie al fuoristrada. 36 le atlete in griglia ma i numeri assegnati andavano dal 2 al 37 per la rinuncia forzata della rossocrociata Jolanda Neff (problemi respiratori), oro a Tokio. Due le maglie azzurre in gara, numero 7 per Martina Berta, 21 per Chiara Teocchi.

 

©UCI MTB

 

Pressione fortissima sulle due francesi che avevano fatto cilecca in Giappone, Loana Lecomte e Pauline Ferrand Prevot. Quest’ultima era da data da tutti come certa medaglia d’oro, c’era solo da scegliere chi l’avrebbe affiancata sul podio. Oggi a 32 anni PFP era alla sua ultima olimpiadi in mtb ma anche la sua ultima stagione nel fuoristrada visto che l’anno prossimo correrà su strada con la Visma Lease a Bike.

 

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IL PERCORSO

Le 3 medaglie sono state messe in palio su un tracciato lungo 4,4 km che ha generato molte polemiche tra gli addetti ai lavori, quello disegnato sulla collina di Elancourt, il punto più alto della regione di Parigi. Una traccia artificiale che, come base, ha la ghiaia presente in tanti punti del percorso, quella ghiaia che ha permesso a tutti di dire che è più un percorso da gravel che da mountain bike, dove si va velocissimi (anche perchè negli altri punti il fondo è compatto) e la tecnica conta poco.

 

A renderlo ancora più veloce è stato anche il modo in cui è stata usata la sabbia, in mezzo al bosco ha spianato tutte le asperità naturali del terreno. Certo non mancavano rockgarden, ostacoli come quelli rappresentati dai tronchi e il rischio di scivolare proprio per la tipologia del fondo.

 

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Interessante notare come le due francesi Prevot e Lecomte, sono scese in gara in sella a una front suspended, praticamente uniche del lotto olimpico.

 

LA GARA

Pronti via ed è subito azzurro la davanti. La nostra Martina Berta appena scatta il via si porta in testa a tutti, per far capire che oggi darà davvero il massimo. è però un attimo, perchè dopo neanche mezzo giro davanti si mettono le due grandi favorite, le francesi Pauline Ferrand Prevot e Loana Lecomte. il gruppo è compatto, ma allungato con sia Martina sia Chiara Teocchi rimangono bene nelle prime posizioni.

 

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A metà del primo giro davanti a tutti Laura Stigger per l'Austria, con le due francesi e una iper combattiva Puck Pieterse. Martina Berta teneva saldamente la quinta posizione con alla sua ruota Jenny Rissveds. Tra le quattro Stigger sembrava soffrire di più sulle parti in salita, ma la sua tecnica di guida in discesa le faceva recuperare tantissimo in discesa, soprattutto sui tratti più in stile bikepark.


SECONDO GIRO: PFP IN FUGA

All'inizio del secondo giro le quattro davanti avevano già circa 20" di vantaggio sul quintetto di inseguitrici in cui c'era la nostra Martina Berta, Rissveds, Alessandra Keller, Evie Richards e Anne Terpstra. Sulla lunga salita iniziale Stigger si stacca, e Prevot lancia un attacco di quelli che fanno male, prendendo vantaggio e lasciando Lecomte e Pieterse al palo, aprendo un gap di quelli importanti, per portarsi da sola al comando, proprio come ci aveva abituato in Coppa del Mondo.

 

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Alle spalle della Lecomte sfida a due tra Pieterse e Lecomte che tenevano altissimo il ritmo, con la Pieterse che provava a stacca la francese, ma davanti, con 30" di vantaggio, PFP sembrava letteralmente volare sul brecciolino della collina di Elancourt. Martina Berta teneva una buona decima posizione, mentre Chiara era dodicesima in rimonta.


TERZO GIRO - IL VANTAGGIO AUMENTA

La terza tornata iniziava a posizioni invariate, Prevot tutta sola al comando con 40", alle sue spalle una scatenata Puck Pieterse che era riuscita a distanziare di qualche secondo Lecomte. Per la quarta posizione un quintetto formato da Rissveds, Batten, Keller e una Richards che non sembrava freschissima. Alla fine del giro 12ª Berta, 14ª Teocchi.

 

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QUARTO GIRO - BRUTTA CADUTA DELLA LECOMTE

Pauline Ferrand Prevot a Parigi fa Pauline Ferrand Prevot, da sola al comando con 1' di vantaggio, all'inseguimento di quell'oro che metterebbe fine in grandissimo stile alla sua carriera in MTB. Dietro Puck Pieterse passava tranquilla con 30" di vantaggio sulla Lecomte. A metà gara la battaglia per le prime due medaglie sembrava essere congelata sui pronostici della vigilia.

 

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Il gruppetto inseguitore che si giocava la quarta posizione con Stigger, Rissveds e Batten a battagliare, con loro anche una Keller piuttosto affaticata. Il loro ritmo era davvero alto e infatti a metà del quarto giro, proprio quando Batten veniva attardata da un problema meccanico, Rissveds e Stigger rientravano sulla Lecomte, riaprendo la lotta per la medaglia di bronzo. Bruttissima caduta di Lecomte proprio mentre cerca di tenere la ruota della Stigger sul rock garden, la francese rimaneva a terra dopo una brutta botta. Sarà costretta ad abbandonare la corsa.


QUINTO GIRO, PIETERSE CON LA GOMMA A TERRA

PFP aveva un vantaggio di quasi 1'30" sulla Pieterse, ma dietro Stigger e Rissveds spingevano forte a 30" dalla seconda posizione e 2' dalla testa della corsa. Tra le italiane la migliore si stava dimostrando Chiara Teocchi che era nel gruppetto che si giocava la decima posizione. Vicinissima a 10 secondi Martina, tra di loro la magiara Kata Vas.

 

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Colpo di scena a metà del quinto giro, con una foratura al posteriore di Puck Pieterse che cerca di tenere il suo vantaggio di 30" sfruttando l'inserto antiforatura dentro al suo cerchio. Intanto dietro sia Keller sia Batten erano rientrate su Rissveds e Stigger, con le quattro che vedevano ormai ad occhio Pieterse e che hanno inglobato nel momento in cui l'olandese si è fermata ai box per cambiare la ruota posteriore.

 

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SESTO GIRO, TEOCCHI ENTRA NELLA TOP 10

La testa della corsa sembrava un'altra gara, oltre 2'50" di vantaggio, mentre dietro erano in quattro a lottare per l'argento, complice anche la foratura di Pieterse che ha richiesto un po' più del previsto per il cambio ruota. Intanto si infiammava la lotta per l'argento, ma ora erano Rissveds e Batten a fare il vuoto, lasciando indietro Keller e Stigger, mentre Pieterse provava a spingere al massimo per una rimonta impossibile dalla settima posizione. Entrambe le nostre italiane erano in un gruppetto di cinque atlete che si giocavano la decima posizione. Teocchi 10ª, Berta 13ª.

 

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GIRO FINALE

La collina di Elancourt sembrava esplodere al passaggio di Pauline Ferrand Prevot al suono della campanella con oltre 3' di vantaggio su Rissveds e Batten, i francesi sapevano bene che ormai solo una sfortuna incredibile avrebbe potuto togliere l'oro alla loro beniamina.

 

Occhi puntati su queste due per l'ultimo giro, con Rissveds che cerca di chiudere un po' la porta a Batten e riposarsi un po' per provare un attacco che arriva proprio sulla prima salita con Batten che prende un paio di metri di vantaggio, ma la Rissveds non vuole mollare la ruota dell'americana. Dietro la coppia Keller e Richards, con una straordinaria Puck Pieterse, erano lontane, ma non troppo (20"), tanto che se Rissveds e Batten si guardavano avrebbero potuto anche rientrare.

 

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Braccia alzate al cielo di Parigi Pauline Ferrand Prevot vince la sua prima medaglia d'oro olimpica, in casa, in Francia. Il successo che più ha desiderato e sognato in carriera. Una medaglia d'oro che è il suo saluto migliore al mondo della MTB, mondo che abbandona da regina e anche da ciclista più vittoriosa della storia, ha vinto praticamente tutto in carriera, che non è ancora finita, visto che nel 2025 andrà al 100% su strada alla caccia del Tour de France femminile.

 

 

 

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Batten pennellava le ultime paraboliche e poi attaccava secca in area tecnica passando dentro alla corsia delle borracce senza prendere la borraccia, tirava un'aperta fenomenale e staccava di altri 2 metri la Rissveds che non mollava, ma non rientrava. Una battaglia bellissima che regalava argento a Haley Batten (+2' 57'' - USA) e bronzo a Jenny Rissveds (+3' 02'' - Svezia). 

 

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Bellissimo 4° posto per Pieterse che si meritava tutto l'argento del mondo, ma solo la sfortuna l'ha fermata. In lacrime dopo il traguardo. Quinta la Gran Bretagna con Evie Richards.

 

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COSA HA DETTO LA MEDAGLIA D'ORO

«Mi sono allenata da sempre per questa gara, sono alla mia quarta olimpiade e non avevamo mai raggiunto la medaglia, oggi ero tutta concentrata per vincere. Ho corso esattamente come corro sempre, non ho pensato alla caratura della gara, ho spinto al massimo in salita e gestito in discesa. Mi sentivo fortissima e tutto è andato alla perfezione, è un sogno che si realizza. Sono stata così concentrata che non sentivo il pubblico, ma sotto all'arrivo tutto è esploso, ho sentito tutto il calore della Francia, ed è la sensazione più bella del mondo».

 

 

 

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LE ITALIANE E IL PARERE DI CELESTINO

La nostra Chiara Teocchi è la prima delle italiane, 11° posto per lei, un bel risultato per la bergamasca alla sua prima Olimpiade. Quattordicesima Martina Berta. Da dire che tutto sommato il risultato delle due azzurre è più che positivo, avremmo sperato qualcosa di più, ma dobbiamo dire che mettere tutte e due le ragazze dentro la Top15 è un ottimo risultato come nazionale.


Chiara Teocchi: «Peccato non essere riuscita ad entrare nelle dieci, ma alla fine sono contenta. La gara è stata subito veloce per il ritmo imposto dalle prime e credo di avere fatto la prestazione all'altezza delle mie possibilità.»

 

Martina Berta: «Ho provato a tenere il ritmo delle prime, ma non c'era un attimo di respiro e ogni secondo perso alla fine diventava un gap incolmabile. Sono comunque contenta di essere qui, alle Olimpiadi. Esperienza fantastica.»

 

©FCI - Sprint Cycling Agency

 

Il CT Mirko Celestino: «Le ragazze hanno fatto la prestazione che ci si attendava da loro. Sapevamo che era difficile lottare per le primissime posizioni. Peccato per Chiara Teocchi che, con un po' più di esperienza, avrebbe potuto tranquillamente entrare nelle prime dieci, un risultato sicuramente ottimo.»

 

HIGHLIGHTS

 

ORDINE D'ARRIVO DONNE 

1 FERRAND PREVOT Pauline | Francia 1:26:02 

2 BATTEN Haley | USA +2:57

3 RISSVEDS Jenny | Svezia +3:02

4 PIETERSE Puck | Olanda +3:23 5

5 RICHARDS Evie | Gran Bretagna +3:27

6 STIGGER Laura | Austria +4:13

7 KELLER Alessandra | Svizzera +4:41

8 MAXWELL Samara | Nuova Zelanda +4:41

9 TERPSTRA Anne | Olanda +5:33

10 VAS Blanka | Ungheria +5:40

11 TEOCCHI Chiara | Italia +5:50

12 BLUNK Savilia | USA +5:50

13 HENDERSON Rebecca | Australia +6:42

14 BERTA Martina | Italia 1:32:50 +6:48

15 BOHE Caroline | Danimarca +7:09

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